Ci trasferiamo, per un qualsiasi motivo dobbiamo cambiare casa. Abbiamo trovato lavoro stabilmente in un’altra città e non possiamo fare altrimenti, oppure abbiamo scelto di fare il grande passo e andiamo a vivere assieme al partner.
Sia che si tratti solo di cambiare indirizzo o di cambiare proprio città in ogni caso dovremo comunicare il nostro trasferimento al comune dove andremo a vivere e apportare delle modifiche anche sui nostri documenti personali: patente, libretto e foglio complementare dell’auto, per citarne alcuni.
Ma, a chi dobbiamo rivolgerci per cambiare il domicilio sui nostri documenti? E’ un’operazione complessa e ci attenderanno lunghe file agli sportelli di numerosi uffici? Oppure potremo risolvere il tutto velocemente? Niente paura: si tratta di effettuare pochi semplici passaggi, l’importante è portarsi dietro tutta la documentazione necessaria. Vediamo insieme come dobbiamo comportarci.
Quando un cittadino, italiano o straniero, cambia la propria residenza, come già detto dovrà recarsi presso l’ufficio anagrafico del Comune, presentando un’istanza su apposito modulo. Questa dichiarazione dovrà essere consegnata entro 20 giorni e dovrà essere accompagnata da un documento d’identità valido del richiedente (assieme al regolare permesso di soggiorno nel caso di cittadino straniero). Se invece il cambio di residenza riguarda un intero nucleo familiare, sarà sufficiente il documento di un componente della stessa famiglia che ha raggiunto la maggiore età.
Questo dovrà comunque portare con sé i seguenti dati e documenti:
- i dati anagrafici di tutti i componenti della famiglia e, nel caso di trasferimento in altro comune, anche dei codici fiscali
- gli estremi di tutte le patenti (escluse quelle nautiche), i libretti di immatricolazione di tutti i veicoli assieme alle targhe (rimorchi compresi). In questo caso l’ufficio comunale ci rilascerà un foglio provvisorio per circolare con i nostri veicoli in attesa che la Direzione Generale della Motorizzazione Civile ci invii a casa i tagliandi autoadesivi che andranno apposti sui documenti (in genere ciò avverrà entro 180 giorni). Nel frattempo sarà proprio lo stesso comune a comunicare il cambio di residenza all’Ufficio provinciale della Motorizzazione Civile e questo a sua volta al Pubblico Registro Automobilistico (PRA)
- andranno restituite anche tutte le tessere elettorali, che dovranno essere ristampate con il nuovo indirizzo e la nuova sezione dove dovremo recarci al momento di votare.
Per quanto riguarda il PRA: il comune, come già detto, comunicherà il cambio di residenza e il Pubblico Registro Automobilistico provvederà ad aggiornare i propri registri con tale modifica, ma questo non comporterà alcuna necessità di modificare il Cdp (certificato di proprietà) o foglio complementare che rimarrà, quindi, comunque valido anche se non aggiornato col nuovo indirizzo.
In ogni caso, qualora lo desiderassimo, potremo sempre presentare richiesta al PRA per farci rilasciare il Certificato di proprietà aggiornato, presentando: il Cdp o foglio complementare; la nota di presentazione NP-3B, disponibile online o presso gli uffici provinciali ACI-PRA o della Motorizzazione Civile-UMC (in alternativa, come nota di presentazione può essere usato il retro dello stesso Cdp); copia della carta di circolazione già aggiornata col nuovo indirizzo oppure il certificato della nuova residenza o una dichiarazione sostitutiva della stessa.
Ovviamente l’operazione ha un costo: € 7,44 per gli emolumenti ACI più l’imposta di bollo che varia da € 29,24 (se come nota di presentazione si usa il retro del Cdp) a € 43,86 (se invece si usa l’apposito modulo NP-3B). C’è anche da considerare che se per effettuare questa operazione ci rivolgiamo ad un’agenzia di pratiche auto o a una delegazione ACI il costo salirà a causa dell’intermediazione.
All’impiegato del comune dovremo comunicare anche un giorno della settimana in cui saremo certi di essere in casa. Questo è necessario per il controllo di residenza da parte dei vigili urbani. Generalmente si sceglie il sabato o un qualsiasi altro giorno, dopo il lavoro. Per il sabato invece non è possibile specificare l’orario. Il vigile si presenterà molto probabilmente di mattina presto, per cui mettete la sveglia e fatevi trovare, altrimenti si rischia la denuncia per falsa dichiarazione di residenza.
Non dimenticatevi di fare un salto anche nell’ufficio che si occupa dei tributi locali, perché nella maggior parte dei comuni la comunicazione non avviene in automatico. Dovrete compilare un ulteriore dichiarazione di residenza per l’iscrizione dei contribuenti alla Tassa sui rifiuti.
Devo cambiare anche la carta d’identità?
La legge non prevede il cambio della carta d’identità per il cambio di indirizzo o di comune di residenza. Si tratta di una normativa già in vigore dal 1992 e voluta dal Ministero dell’Interno. Gli unici casi in cui è necessario rifare la carta d’identità, quindi, è quando questa viene smarrita o rubata, e quando giunge a scadenza.
La legge ci consente comunque di rinnovare il nostro documento fino a 6 mesi prima della naturale scadenza del documento. La stessa cosa vale per il passaporto: anche in questo caso non ci sarà alcun bisogno di comunicare il cambio di residenza in altra via o città italiana.
E per la tessera sanitaria?
Anche questa dovrà essere cambiata per poter usufruire dei servizi sanitari, ma solo se il trasferimento avviene in altro comune. Sarà necessario presentarsi agli uffici Asl del comune con il documento rilasciatoci dal comune stesso col cambio di residenza e la vecchia tessera sanitaria con codice fiscale. L’Asl provvederà quindi a farci avere, il prima possibile, la nuova tessera, con la quale potremo scegliere anche il nostro medico di base.
Cambio della polizza di assicurazione
Un particolare a cui spesso nessuno pensa, sono le assicurazioni. Benché si tratti di contratti e non di documenti, il cambio di residenza, specie se si tratta di un cambio di città, deve essere comunicato anche al nostro assicuratore. Nel caso di cambio di comune, infatti, dovrà essere emesso un nuovo contratto e il nuovo comune di residenza, specie se comporta anche un cambio di provincia o di regione, può comportare una variazione del prezzo a causa del cambio della tariffazione. Sì, ma se rischio di dover pagare una maggiorazione, perché dovrei comunicare il mio trasferimento all’assicurazione? Per non rischiare in caso di eventuale sinistro.
Il calcolo del rischio assicurativo infatti, specie se si tratta di veicoli o di polizze delle abitazioni, viene effettuato tenendo conto di diversi fattori: età della persona, sesso, età del veicolo, tipo di alimentazione dello stesso, classe di merito, classe del fabbricato, metri quadri dell’abitazione, presenza o meno di travi in legno, etc. e ultimo, ma non meno importante, città di residenza. Le polizze delle abitazioni generalmente si possono annullare e rifarne delle nuove.
Poiché la residenza è un elemento fondamentale anche per i veicoli è necessario comunicarne qualunque variazione: in caso contrario, la nostra omissione potrebbe essere considerata come una palese volontà di autoscontarsi la polizza, non andando a coprire il rischio nella sua totalità, e nella malaugurata ipotesi di sinistro, la perizia potrebbe decidere di ridurre il rimborso previsto in proporzione allo sconto che involontariamente ci eravamo già fatti sulla polizza.
Per cui vi consigliamo di non dimenticarvi di queste variazioni: pochi euro in più di differenza vi possono tutelare in caso di bisogno.