Incastonato sul versante nord-ovest dello splendido Promontorio dell’Argentario, troviamo il centro di Porto Santo Stefano. Siamo a circa 40 Km da Grosseto, in un luogo dove il mare è curato e salvaguardato come il più prezioso dei tesori.
Già, perché un tempo l’economia qui era tutta basata su pesca e navigazione, che hanno poi lasciato il passo ad un’altra importantissima fonte di reddito: il turismo. Non parliamo solo di quello strettamente estivo, Porto Santo Stefano è infatti meta di visitatori durante tutto l’anno, così come l’intero Parco Nazionale dell’Argentario di cui fa parte.
La Regione Toscana sta assumendo sempre più prestigio, in Italia e all’estero, per quanto concerne il turismo e ciò si deve anche a zone come queste, che raccontano storie di una rigogliosa natura, di una mare incantevole, di antichi pescatori e numerose dominazioni.
Presso Porto Santo Stefano vi sono, infatti, resti romani. Il sito più affascinante è quello della Villa Romana dei Domizi Enobarbi. Un’antica villa risalente al I a.C. i cui resti sono custoditi dai fondali marini e dal suolo di una splendida spiaggetta.
Una parte della villa, appartenente appunto alla famiglia dei Domizi Enobarbi, si trova su di un terreno privato, ma la restante parte è visibile ed è affascinante. Vi sono ancora le vasche usate per allevare il pesce che affiorano dalle acque del mare.
Qui è d’obbligo portare maschera e tubo per scoprire tutti i segreti di un ricco fondale, sarà una fantastica esperienza trovarsi in un posto così che racchiude bellezze naturali e storiche di grande fascino.
Continuando il nostro percorso storico va sottolineato che lo sviluppo maggiore fu registrato a Porto Santo Stefano nel periodo della dominazione spagnola, intorno alla meta del ‘500. Agli spagnoli si deve la costruzione della famosa Fortezza che domina il paesaggio e le cartoline di questa località toscana. Fu edificata nel XVII secolo allo scopo di custodire il porto da incursioni nemiche, dall’alto infatti si godeva di un’ottima vista che permetteva di controllare entrate ed uscite delle imbarcazioni.
La Porto Santo Stefano moderna gode dello splendido lungomare dei Navigatori. Percorrendolo si potrà giungere al piccolo porto della Pilarella. Punto di ritrovo e fulcro del divertimento è Piazza dei Rioni, dove vi sono numerosi bar e localini che animano le notti estive, e non, dell’Argentario. Di sicuro interesse è anche la visita all’Acquario dove poter ammirare specie marine, soprattutto tipiche del Mediterraneo. Porto Santo Stefano è anche la meta ideale per scoprire la costa meravigliosa del Promontorio dell’Argentario, con le tante calette nascoste e gli splendori di questo mare.
Una piccola curiosità. Per chiunque si trovasse a Porto Santo Stefano a ferragosto da non perdere è il Palio Marinaro. Questa località è infatti suddivisa in 4 rioni: Fortezza, Croce, Pilarella e Valle. Questi si affrontano il 15 di agosto con tipiche imbarcazioni, chiamate guzzi, con le quali devono coprire per ben 10 volte la distanza tra due boe. La manifestazione iniziò nel 1937 e, con 23 vittorie, il rione Pilarella è il campione indiscusso di questo antico e tradizionale palio marinaro.