Certo che sarebbe proprio bello poter fare un’esperienza di studio all’estero. Vivere per qualche mese in un paese straniero, frequentare le lezioni e dare gli esami universitari. Una fantastica occasione per fare nuove amicizie, conoscere un’altra nazione e immergersi negli usi e costumi di una società diversa dalla nostra. Senza contare l’opportunità di approfondire e studiare la lingua locale.
Proprio così ragazzi, stiamo parlando dell’Erasmus che dà la possibilità a tutti gli studenti europei di compiere parte del proprio percorso universitario all’estero. Ma cosa dobbiamo fare per andare in Erasmus? A chi dobbiamo rivolgerci per partire? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
L’Erasmus è un programma promosso dalla Commissione Europea che ha sempre goduto di un notevole successo e partecipazione da parte di un gran numero di studenti universitari europei. Attraverso l’erasmus gli stessi studenti hanno la possibilità di studiare all’estero per alcuni mesi presso un’altra università partecipante al programma erasmus. Tutti gli studenti, a partire dal secondo anno di corso, possono chiedere di partire e partecipare così al programma erasmus.
A chi dobbiamo rivolgerci per partire?
Va detto che la propria candidatura va presentata con largo anticipo, quindi è bene informarsi e fare domanda per tempo. È quindi necessario richiedere informazioni in merito presso l’ufficio relazioni internazionali o l’ufficio erasmus della propria università.
Verremo così a conoscenza delle candidature disponibili e delle loro scadenze, oltre ad altre informazioni utili, quali eventuali requisiti richiesti e su cosa fare per ricevere il contributo europeo per le spese sostenute all’estero.
Ovviamente le candidature riguardano altre università europee e ci verrà fornito un elenco delle destinazioni disponibili. In ogni caso, tali informazioni sono generalmente disponibili anche nelle pagine web delle nostre università dedicate alla sezione erasmus.
Al ritorno dall’erasmus gli esami superati all’estero ci verranno riconosciuti?
Questa è forse la parte più importante da affrontare. Prima di prendere qualunque decisione, infatti, è bene parlare con i docenti dei corsi con i quali avremmo dovuto sostenere gli esami, per verificare che il nostro piano di studi coincida o sia comunque compatibile con il tipo di corsi ed esami offerti dalla struttura estera. La stessa domanda va poi posta anche all’ufficio erasmus o relazioni internazionali della nostra università che ci aiuterà a compilare il cosiddetto Learning Agreement, vale a dire il nostro piano di studi per il periodo che trascorreremo all’estero e che sarà in ogni caso soggetto ad approvazione prima della nostra partenza.
Quale paese scegliere?
La scelta, nel nostro interesse, dovrà prima di tutto prendere in considerazione le strutture che hanno i corsi e le materie facenti parte del nostro piano di studi: non dimentichiamoci, infatti, che non ci recheremo all’estero in vacanza, ma per studiare e dare esami che ci verranno poi riconosciuti in tutto o in parte dal nostro corso di studi in Italia. Se il nostro desiderio è quello di approfondire la conoscenza di una lingua straniera, chiaramente la nostra scelta terrà presente i paesi che la parlano.
Qualora, invece, non conoscessimo la lingua madre del paese che ci ospiterà, sarà importante verificare se i corsi e gli esami all’università estera si svolgeranno in inglese, in modo da consentirci di frequentare e proseguire nel nostro percorso.
E gli alloggi?
Il periodo di erasmus ha una durata compresa tra i 3 e i 12 mesi e le date di inizio coincidono generalmente con l’inizio dell’anno accademico o del semestre, quindi è importante sapere dove alloggeremo in questo periodo. Molte università dispongono di campus o residenze universitarie per le quali è necessario fare richiesta prima della nostra partenza. Nel caso in cui ciò non sia possibile o se tutti i posti sono già occupati, la cosa migliore da fare è affidarsi al web per trovare un’alternativa.
Internet, in questo caso, non solo ci sarà utile per trovare una sistemazione per i primi giorni (ostello o bed & breakfast), ma ci darà la possibilità di scoprire quali sono gli annunci di stanze in affitto e di prendere appuntamento per andare a vedere di persona gli appartamenti, verificandone così lo stato e la distanza dall’università. In ogni caso, qualunque sia la situazione in cui ci troviamo, è consigliabile partire con un po’ di anticipo sull’inizio dei corsi, in modo da poter prendere confidenza con la città e la nazione che ci ospita.
L’erasmus è sicuramente un’esperienza che chi può non deve farsi sfuggire: un’opportunità unica per scoprire una nuova cultura, studiare una lingua straniera e fare nuove amicizie. Non solo un’esperienza di studio, quindi, ma un arricchimento culturale completo a cui nessuno dovrebbe rinunciare.