Il modello 730 viene presentato per recuperare dalle detrazioni d’imposta ciò che viene scalato ogni mese dagli stipendi dei lavoratori dipendenti.
Il modello 730 può essere presentato o al sostituto d’imposta, ovvero il datore di lavoro stesso o l’ente pensionistico, ai Caf o ai professionisti iscritti agli albi dei dottori commercialisti ed esperti contabili.
Innanzitutto il contribuente deve verificare se deve presentare il modello 730 o meno. Tutti coloro che hanno conseguito redditi nell’anno 2015 e non rientrano nei casi di esonero, sono tenuti a presentare il 730.
In ogni caso, la dichiarazione deve essere presentata qualora le addizionali all’IRPEF non siano state trattenute, o che siano state trattenute in maniera inferiore a quella dovuta.
Anche in caso di esonero, se il contribuente intende fruire di detrazioni o ha intenzione di richiedere rimborsi a fronte di spese sostenute nell’anno precedente, può presentare il modello 730.
Vediamo nello specifico da chi può essere utilizzato il 730.
Può essere presentato dai contribuenti che nel periodo d’imposta della presentazione risultano:
- Pensionati o lavoratori dipendenti, inclusi i lavoratori italiani che vengono o inviati all’estero per lavoro
- i contribuenti che ricevono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente, per esempio il trattamento di integrazione salariale o l’indennità di mobilita
- tutti i soci di cooperative di produzione, di servizi e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e la piccola pesca
- i sacerdoti della Chiesa cattolica
- tutti i titolari di cariche pubbliche elettive, come consiglieri regionali, provinciali etc, i giudici costituzionali e i parlamentari nazionali
- coloro che sono impegnati in lavori socialmente utili
- i produttori agricoli che sono stati esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi dei sostituti d’imposta, ovvero il modello 770 semplificato e ordinario, Irap e Iva.
Per quali tipologie di reddito è possibile utilizzare il modello 730?
Si può presentare il modello 730, al posto del modello unico, nei casi in cui si sono percepiti:
- redditi di lavoro dipendente ed i redditi assimilati a questi, per esempio contratti di lavoro a progetto
- redditi di terreni e dei fabbricati, anche se situati all’estero
- redditi di capitale
- redditi di lavoro autonomo che non richiedono la partita IVA, come ad esempio prestazioni di lavoro autonomo occasionale
- alcuni redditi assoggettabili a tassazione separata .
Quali sono i casi in cui i contribuenti, pur presentando il modello 730 sono esonerati dalla dichiarazione dei redditi?
Prima di verificare tutte la particolari condizioni di esonero, occorre far attenzione alla condizione di esonero generale, che riguarda i contribuenti che non sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili e che possiedono solo redditi per i quali è prevista un’imposta che non superi i 10,33 €.
I casi di esonero specifico includono tutti i contribuenti che possiedono i seguenti tipi di reddito:
- Reddito da abitazione principale e sue pertinenze (box, cantina, ecc.)
- Reddito da lavoro dipendente o pensione
- Lavoro dipendente o pensione ed abitazione principale e sue pertinenze (box, cantina, ecc.). questo è possibile nel caso in cui i redditi siano corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio
- Per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, inclusi i lavori a progetto
- Per i Redditi esenti, ovvero rendite erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte, alcune tipologie di borse di studio, pensioni di guerra, indennità, incluse le indennità di accompagnamento rivolte agli invalidi civili
- Redditi soggetti ad imposta sostitutiva. Ad esempio interessi sui BOT o sugli altri titoli del debito pubblico
- Redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta: interessi sui conti correnti bancari o postali o redditi derivanti da lavori socialmente utili.