No, non ci voleva: abbiamo preso una multa. Non siamo soliti commettere infrazioni, ma stavolta l’abbiamo combinata grossa, ed ecco le conseguenze. E poi guarda che cifra: non è che dovrò chiedere un prestito, un finanziamento o un mutuo in banca per pagare questa sanzione? No, per fortuna no.
Se si commettono delle infrazioni al codice della strada, purtroppo non abbiamo scelta, saremo costretti a pagare la multa, ma se la cifra richiesta è molto alta e le nostre disponibilità economiche non lo sono altrettanto, potremo optare per un’altra soluzione, comunque vantaggiosa: la rateizzazione. Come si fa per ottenerla? La possono richiedere tutti? E in quante rate si può dividere il pagamento? Impariamo insieme come comportarci per non aver paura di una multa.
La rateizzazione delle sanzioni amministrative è resa possibile dalla Legge 120 del 29 luglio 2010 a determinate condizioni: l’importo deve essere superiore ai 200 euro e chi ne fa richiesta deve trovarsi in condizioni economiche disagiate.
Quali sono i requisiti per far richiesta di rateizzazione?
Per verificare se le nostre condizioni economiche sono tali da consentirci il pagamento a rate di una multa, sarà sufficiente farsi due conti in tasca. Per non pagare una multa in un’unica soluzione la nostra dichiarazione dei redditi non deve essere superiore a € 10.628,16 annui: questo però solo nel caso in cui viviamo soli. Se invece facciamo parte di un unico nucleo familiare il limite verrà alzato di € 1.032,91 a testa.
Come si fa a richiedere la rateizzazione?
Dipende da chi ha accertato la violazione. Se si tratta di autorità nazionali di pubblica sicurezza, la domanda andrà indirizzata al Prefetto della Provincia. Al contrario, se si tratta di funzionari amministrativi del comune, della regione o della provincia, la richiesta dovrà essere inviata al Sindaco o al Presidente della Giunta provinciale. In ogni caso, la concessione della dilazione del pagamento dovrà pervenire alle autorità competenti entro 30 giorni dalla notifica della violazione, con apposita istanza.
L’Amministrazione avrà a questo punto 90 giorni di tempo per decidere di accordare oppure no il pagamento rateale.
In caso positivo, le autorità competenti provvederanno a stabilire la rateizzazione della sanzione in oggetto in base al reddito del richiedente. Se l’importo non supera i 2.000 euro saranno consentite fino ad un massimo di 12 rate mensili, che possono salire a 24 qualora l’importo non sia comunque superiore ai 5.000 euro. Per multe superiori ai 5.000 euro, invece, si possono prevedere anche pagamenti fino ad un massimo di 60 rate, ciascuna pari ad almeno 100 euro e comprensive degli interessi di legge.
In caso negativo, invece, il richiedente avrà 30 giorni di tempo dal ricevimento della notifica di rifiuto al pagamento rateale (o anche se non riceverà nessuna comunicazione, per effetto del silenzio-rigetto) per provvedere al pagamento dell’intero importo della multa. In alternativa, sempre nei 30 giorni successivi al ricevimento della notifica stessa, potrà invece rivolgersi ad un Giudice di Pace per impugnare il provvedimento di rigetto.
Se viene accordata la rateizzazione, il mancato pagamento della prima rata o di due rate consecutive successive alla prima può comportare la decadenza di questo beneficio.
E’ importante ricordare che richiedere il pagamento rateale della multa, mediante apposita istanza, comporta allo stesso tempo un volontario rifiuto ad ogni possibile ricorso su quella determinata sanzione, ma anzi un’ammissione di colpa.
Mio figlio lavora saltuariamente ha preso una multa da1000 EURO più ritiro della patente per 4/8 mesi guidava la mia macchina in provincia di cuneo come devo fare per pagare la multa a rate grazie