Il Forex, noto anche con l’abbreviazione ”FX” o con il suo nome per esteso, cioè ”Foreign Exchange Market”, non è altro che un enorme mercato finanziario al cui interno avviene la compravendita di valute internazionali come l’Euro, il Dollaro statunitense, lo Yen giapponese, e così via.
Tutta la compravendita si basa su un indicatore importantissimo, il cosiddetto tasso di cambio, noto in inglese con il termine ”exchange rate”. Il tasso di cambio determina il valore di una valuta nei confronti di un’altra. Questo perché il valore del denaro non è intrinseco, ma gli viene attribuito confrontandolo con un altro bene di riferimento.
In buona sostanza, quando si acquista una valuta, se ne vende contemporaneamente un’altra, al tasso di cambio corrente, il cui valore è determinato dai prezzi di mercato. Non essendo però un mercato regolamentato, ogni intermediario può fare il prezzo che vuole.
Il Forex è un mercato aperto a tutti i tipi di investitori e può essere un buon investimento anche per coloro che non possiedono capitali enormi. Ricordiamo, per correttezza, che si tratta di un investimento considerato ”ad alto rischio” e che può portare alla perdita del capitale investito senza possibilità di ritorno.
Ecco perché si sconsiglia vivamente di buttarsi ad occhi chiusi nel Forex, senza prima studiare nei minimi dettagli, l’andamento dei mercati valutari internazionali e pianificare ogni minima operazione di trading.
Il Foreign Exchange Market non ha una sede fisica
Una delle caratteristiche più interessanti del Foreign Exchange market è che non esiste una sede fisica con cui il mercato valutario si identifica. Questo è possibile poiché tutta l’attività del Forex si appoggia ai centri finanziari più importanti del mondo, sfruttando l’alternanza dei fusi orari e le reti telematiche a cui si appoggiano le piattaforme di negoziazione.
La giornata finanziaria del Forex comincia in corrispondenza dell’apertura della Borsa di Sydney, in Australia. Mano a mano che la giornata prosegue, l’attività di trading segue letteralmente la rotazione terrestre, appoggiandosi prima a Tokyo in Giappone, poi a Londra nel Regno Unito e così via. La giornata finanziaria termina in corrispondenza alla chiusura di Wall Street a New York, negli Stati Uniti d’America.
Una volta chiusa New York, si riparte con le operazioni di trading, tornando al punto di partenza. Questo avviene per cinque giorni alla settimana, sfruttando l’alternanza dei diversi fusi orari del mondo, che consentono di trovare almeno un polo finanziario aperto, fino all’arrivo del Venerdì sera, quando anche il mercato FX fa una pausa.
Peculiarità del mercato Forex
- Le negoziazioni nel Forex non si arrestano mai, ma vanno avanti per 24 ore al giorno, 5 giorni alla settimana fatta eccezione per i week end ed i giorni festivi, con possibili chiusure anticipate per le festività come Natale e Capodanno.
- Gli utenti possono operare da qualsiasi parte del mondo, attraverso la rete Internet e le piattaforme di trading online, senza vincoli di ordine spazio-temporale.
- Il Foreign Exchange Market è aperto a tutti gli investitori, principianti compresi. È necessaria, comunque, l’intermediazione di un soggetto autorizzato ad operare sul mercato, il broker. Questi fornirà al cliente un software per collegarsi al mercato interbancario e compiere in autonomia le proprie operazioni.
- Non ci sono orari di apertura e di chiusura del mercato Forex e questo consente agli operatori di fare affari in ogni momento del giorno e della notte.
- Non è necessario possedere grandi capitali per operare, basta scegliere un broker e versare un somma discrezionale nel proprio conto. Per muovere poi le somme necessarie alla contrattazione, sarà il broker a “mettere la differenza”, attraverso il meccanismo della leva finanziaria.
Che cos’è la leva finanziaria?
Un paragrafo a parte merita il discorso relativo alla leva finanziaria che un qualsiasi investitore deve conoscere alla perfezione. Come abbiamo appena accennato, la leva finanziaria è meccanismo che consente di godere di benefici economici, superiori rispetto a quelli che l’effettiva somma investita avrebbe concesso. In parole povere, l’effetto leva consente all’investitore di immettere nel mercato più denaro di quello che effettivamente dispone.
Facciamo un esempio pratico, supponiamo che il Forex Broker offra al suo investitore di aprire una posizione con una leva a 1:100. Questo significa che, seppure si necessita di 100.000$ per aprire una posizione standard, grazie alla leva si dovrà investire molto meno, solo 1000$.
Nel caso in cui la leva, detta anche leverage, fosse stata 1:200, l’investitore avrebbe potuto aprire la propria posizione investendo solo 500 dollari. Fin qui credo che sia tutto sufficientemente chiaro, ma bisogna sottolineare che sia i guadagni che le perdite, verranno calcolati non tanto sui 1000 o 500 dollari, piuttosto sulla base dei 100.000 dollari.
E’ chiaro come la leva finanziaria sia uno strumento importante per guadagnare interessanti somme di denaro, in maniera molto veloce e senza disporre di un capitale importante. Ma di contro, si consideri il rischio a cui si va incontro. Bisognerà infatti sempre tener conto dell’eventuale perdita, che potrebbe essere da capogiro. Il rischio è infatti quello di esaurire in un attimo tutto il proprio credito e di dover uscire rapidamente dal mercato.
Si precisa che comunque, questo meccanismo non comporta un saldo negativo e il conseguente indebitamento, in quanto il broker per tenere aperta una posizione ha bisogno di una garanzia, una percentuale calcolata sul totale depositato, che viene congelata fino alla chiusura dell’operazione. Nel momento in cui il capitale arriva ad una soglia critica, tutte le operazioni vengono chiuse in automatico e fino a quando non c’è liquidità per coprire il margine richiesto, non si può tornare operativi.
La leva finanziaria non ha un valore imposto, ma normalmente il broker la propone in base all’importo versato dall’investitore e in alcuni casi, si può agire sulle impostazioni della piattaforma per impostarla manualmente.
Come si guadagna con il Forex?
Come abbiamo visto in precedenza, i prezzi delle valute sono determinati dai tassi di cambio, liberi di fluttuare e il cui valore è determinato dal mercato stesso. Quando si apre una posizione, si compra una valuta e se ne vende un’altra. Se il mercato andrà in nostro favore, avremo portato a casa un profitto, in caso contrario dovremo fare i conti con una perdita.
Facciamo un esempio pratico, supponiamo di acquistare dollari in cambio di euro, con un tasso di cambio a 1,5000. Questo vuol dire che servono 1.5 dollari per acquistare un euro. Nel momento in cui il tasso di cambio dovesse salire, arrivando a 1,600 (sempre per esempio), si sarà portato a casa un bel guadagno, liquidabile nel momento in cui si chiude l’operazione. Si rivenderanno gli euro acquistati e si avrà indietro il controvalore in dollari. A conti fatti, si avranno più soldi sul conto. Poi ok, bisogna anche convertirli con la valuta del conto, ma poco cambia.
Il concetto di base è questo: se la valuta acquistata ha una performance positiva, si guadagna.
Esiste anche un secondo metodo di guadagno, il cosiddetto carry trade. Cosa significa? Dovete sapete che le valute internazionali hanno un tasso d’interesse, stabilito dalla rispettiva Banca Centrale. Ogni sera, alle 23.00, il broker chiude tutte le operazioni e liquida gli interessi dovuti ai suoi clienti. Automaticamente l’operazione viene riaperta, quindi per quanto riguarda la speculazione sulla performance non cambia nulla, ma gli interessi vengono liquidati giorno per giorno.
La somma dovuta viene calcolata attraverso il differenziale tra i tassi d’interesse delle due valute coinvolte nell’operazione. Se il risultato è positivo, il trader avrà un guadagno, altrimenti dovrà prenderla come un costo di gestione dell’operazione. Un ulteriore esempio ci aiuterà a capire meglio il meccanismo.
Consideriamo un’operazione in acquisto sul cambio AUD/USD. Il tasso di cambio del dollaro australiano è del 2,00%, mentre sul dollaro americano abbiamo un tasso dello 0,50%. La differenza tra i due valori è in favore dell’investitore, che riceverà un interesse dell’ 1,5%, su base annua, per ogni giorno in cui la sua operazione rimarrà aperta.